Liker du også historier?
Jeg elsker dem, og det er en glede å få dele denne historien som stammer fra da jeg bodde i Bologna.

Det er søndag morgen i et lite kollektiv i Bologna.
Året er 2003, og tre norske jenter deler leilighet, språkforvirring – og en ny frihet.
Sola strømmer inn gjennom vinduet, og byen våkner sakte til liv. Så ringer det på døra. Hvem er det som kommer så tidlig?
Her begynner en fortelling om film, jordbær og vennskap – og om små møter som merker deg for livet.
Jeg bestemte meg for å fortelle denne historien da jeg fant igjen en eske med gamle brev fra naboen min i Bologna, Luigi.
Å lese dem på nytt var som å åpne et vindu til en annen tid. Nå kan du både lese og lytte til fortellingen – på italiensk.
Velkommen inn.

Vil du også ha hele historien med italiensk tekst, norsk oversettelse lagd som nyttig arbeidsbok hvordan du kan gjøre notater for å lære enda mer? (den passer best for deg som er litt øvet)
Last ned arbeidsbokenSlik fungerer det:
Du scroller nedover siden og åpner hver audio samtidig som du leser teksten på italiensk.
È una domenica mattina a Bologna.
Suona il campanello.
– Che ore sono? – chiede Maren, la mia amica.
È ancora a letto, con la testa sotto il cuscino.
– Le sette e mezza – dico io.
– Troppo presto!
– Non ti preoccupare, apro io.

Io sono sempre la prima a svegliarmi. Maren e Kristine dormono più a lungo, soprattutto dopo una serata in discoteca.
La sera prima avevamo ballato al Sodapops.
Guardo dallo spioncino. C’è un ragazzo con i capelli scuri e lunghi. Ha un piercing al labbro e vestiti neri. Lo riconosco subito: è Armando. Tiene in mano un piccolo cesto di fragole.

– Ciao, Armando.
– Ciao. Scusa... Lo so che è presto. Ma volevo portare queste a Kristine.
(Mostra il cestino)
– Mi dispiace, lei dorme ancora.
– Ah… ok. Le puoi dare tu?
– Certo.
– Pensavo … per la sua colazione….

Se ne va. Sembra un po’ triste. È innamorato, poverino.
Più tardi, Kristine entra in cucina. Le preparo un caffè con la moka. Anche Maren arriva, ancora un po’ assonnata. Il sole entra dalla finestra. È solo maggio, ma fa già caldo.
– Kristine, hai ricevuto un regalo – dico.
(Le metto davanti il cestino di fragole.)

Kristine guarda il cesto, poi sospira.
– Oh no, ancora Armando?
– Sì.
– Ma non capisce che non mi interessa?
– No, credo proprio di no.
Kristine ha i capelli lunghi e biondi. Molti italiani si innamorano di lei. Ha qualcosa di dolce, di fragile. Ma è solo l’apparenza: dentro è forte.

Historien fortsetter undenfor, men la meg spørre: Hva synes du så langt? Tror du at det kan hjelpe deg å lære italiensk?
Ler mer om Historier fra ItaliaGuardiamo il cestino. Le fragole sono grandi, rosse, perfette.
– Allora assaggiamo! – dice Kristine.
Prendiamo una fragola ciascuna, togliamo il gambo e la mettiamo in bocca.
È un’esplosione di sapore.

– Che voglia d’estate! – dice Maren.
– Anche a me – dico io.
– Che facciamo oggi? – chiede Kristine.
Di nuovo suona il campanello.
– E adesso chi è?
Apro la porta. È Luigi. Sorrido.

Luigi è il nostro vicino.
Vive al piano terra con sua moglie Paola, mentre noi viviamo al terzo piano.
Luigi è anziano, elegante e ama il cinema.
Mi dà un libro: L’arte di amare di Erich Fromm.
– Non è difficile. Ed è molto bello.
– Grazie mille!
– Film oggi pomeriggio? Alle sedici?
– Sì, volentieri. Che film vediamo?
– Una storia un po’... controversa.
– Posso portare qualcosa?
– Portate solo il sorriso.

Quella sera guardiamo I ponti di Madison County.
Meryl Streep e Clint Eastwood parlano in italiano perché ogni film in Italia è doppiato. È strano... ma anche bello.
Le loro voci sono diverse. Ma le emozioni arrivano lo stesso.
– Guarda, Meryl è una donna italiana – dico piano.
– Sì, è venuta in America per amore.

Capisco molto, ma non tutto.
Alla fine, mi commuovo.
Luigi si alza e agita le mani, come sempre alla fine di un film.
Paola, sua moglie, ride.
Capisco il tema difficile del film: il tradimento.
– L’amore non è mai semplice. Ma a volte è l’unica verità.
– Ma fa male.
– Se son rose, fioriranno.

Poi restiamo in silenzio.
Fa ancora caldo fuori.
Si sentono le voci dalla strada.
Paola porta via le tazze.
Luigi si siede lentamente davanti alla sua macchina da scrivere.
Sappiamo tutti e due che presto tutto cambierà.
Io ho trovato lavoro come ragazza alla pari, qui a Bologna.
Maren e Kristine torneranno in Norvegia.
La casa sarà più vuota, e le domeniche più silenziose.
Allora Luigi mi guarda e dice piano:
– Vuoi scrivermi, un giorno? In italiano?
– Sì, ma tu devi correggere i miei errori.
– Promesso.

Stillheten som fulgte etter at jeg dro, ble fylt med ord – ett brev om gangen.
Vi skrev til hverandre i sju år.
Men jeg ville ikke reise ...
Så jeg fant en måte å bli! Og i tiden som fulgte, skrev jeg brev med naboen min, Luigi.
For hva har en 70 år gammel italiensk mann og en 20 år gammel norsk kvinne til felles? Livet!
Han skrev på skrivemaskin ....

Mens jeg skrev for hånd.

Luigi scannet brevene mine.
Der jeg hadde skrevet feil, satte han en liten strek. Så skrev han den rettede versjonen i eget brev - sammen med nye fortellinger han ville dele, fra livet sitt.